Nuova Riveduta:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

C.E.I.:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo della nostra stessa natura: pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

Nuova Diodati:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

Riveduta 2020:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, pregò ardentemente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

La Parola è Vita:

Giacomo 5:17

Il profeta Elia era un comune mortale come noi, eppure pregò tanto che non piovesse, che non piovve sulla terra per tre anni e mezzo!

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni che noi, e pregò ardentemente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

Ricciotti:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo passibile come noi, e pregò ardentemente che non cadesse pioggia sulla terra, e non piovve per tre anni e sei mesi.

Tintori:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo soggetto alle miserie come noi, eppure, avendo pregato ardentemente perchè non piovesse sopra la terra, non piovve per tre anni e sei mesi.

Martini:

Giacomo 5:17

Elia era un uomo, come noi, passibile: e ardentemente pregò, che non cadesse pioggia sopra la terra, e non piovve per tre anni, e sei mesi.

Diodati:

Giacomo 5:17

Elia era uomo sottoposto a medesime passioni come noi, e pur per orazione richiese che non piovesse, e non piovve sopra la terra lo spazio di tre anni e sei mesi.

Commentario abbreviato:

Giacomo 5:17

12 Versetti 12-18

Il peccato di bestemmiare è condannato; ma quanti fanno luce sulle comuni bestemmie profane! Queste parolacce gettano espressamente disprezzo sul nome e sull'autorità di Dio. Questo peccato non porta né guadagno, né piacere, né reputazione, ma è mostrare inimicizia a Dio senza occasione e senza vantaggio. Mostra che un uomo è nemico di Dio, anche se finge di chiamarsi con il suo nome, o talvolta si unisce ad atti di culto. Ma il Signore non riterrà colpevole chi usa il suo nome invano. In un giorno di afflizione nulla è più opportuno della preghiera. Lo spirito è allora più umile e il cuore è spezzato e tenero. È necessario esercitare la fede e la speranza nelle afflizioni; e la preghiera è il mezzo previsto per ottenere e accrescere queste grazie. Si noti che la salvezza dei malati non è attribuita all'unzione con l'olio, ma alla preghiera. In tempo di malattia non è la preghiera fredda e formale ad essere efficace, ma la preghiera della fede. La cosa più importante che dobbiamo chiedere a Dio per noi stessi e per gli altri in tempo di malattia è il perdono dei peccati. Non bisogna incoraggiare nessuno a rimandare, nell'errata convinzione che una confessione, una preghiera, l'assoluzione e l'esortazione di un ministro o il sacramento sistemeranno tutto alla fine, quando i doveri di una vita divina sono stati trascurati. Riconoscere le nostre colpe l'uno con l'altro favorisce la pace e l'amore fraterno. E quando un giusto, un vero credente, giustificato in Cristo e che per la sua grazia cammina davanti a Dio in santa obbedienza, presenta una preghiera efficace e fervente, operata nel suo cuore dalla potenza dello Spirito Santo, che suscita affetti santi e aspettative credenti e che porta a invocare con forza le promesse di Dio al suo seggio della misericordia, essa ha un grande valore. La potenza della preghiera è dimostrata dalla storia di Elia. Nella preghiera non dobbiamo guardare ai meriti dell'uomo, ma alla grazia di Dio. Non basta dire una preghiera, ma bisogna pregare nella preghiera. I pensieri devono essere fissi, i desideri devono essere fermi e ardenti e le grazie esercitate. Questo esempio del potere della preghiera incoraggia ogni cristiano a pregare seriamente. Dio non dice mai a nessuno della discendenza di Giacobbe: "Cercate invano il mio volto". Anche se non c'è tanto di miracoloso nell'esaudire le preghiere di Dio, può esserci altrettanta grazia.

Riferimenti incrociati:

Giacomo 5:17

1Re 17:1
At 10:26; 14:15
Rom 11:2; Ap 11:6
Lu 4:25

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